Toulouse-Lautrec La Belle Époque

divan japonais

Manifesti pubblicitari, disegni, litografie, illustrazioni di libri e riviste, raccolte di stampe, diventati emblema di un’epoca e tratti distintivi del grande Henri de Toulouse-Lautrec. L’artista interpreta e illustra la Parigi di fine Ottocento con lo sguardo disincantato di un grande aristocratico dal fisico infelice ma dal talento straordinario. Lontanissimo dalla solarità degli impressionisti, il suo è un mondo illuminato dalla cruda luce elettrica e dai fari della ribalta: ci appare sempre equivoco nei colori troppi accesi, nel trucco pesante, nelle grazie esibite, nei gesti eccessivi; eppure intensamente umano, capace di offrire, nonostante tutto, l’emozione pura della bellezza, i sentimenti sotto il cerone, il desiderio della tenerezza.

L’eccezionale sperimentalismo tecnico ed espressivo di Toulouse Lautrec trova applicazione nei temi più diversi, con soluzioni sorprendenti.

Il volume si dipana fra le luci dei cafés-chantants, i locali notturni, i protagonisti degli spettacoli popolari, demi-monde delle case chiuse, ma anche gli sviluppi più impegnati e consapevoli della cultura artistica e letteraria dall’impressionismo al simbolismo.

Pubblicato in occasione della mostra torinese, il volume riunisce circa 170 opere provenienti dalla collezione dell’Herakleidon Museum di Atene: litografie a colori (come Jane Avril del 1893 e Troupe de Mlle Églantine del 1896), manifesti pubblicitari (come Divan Japonais ed Eldorado: Aristide Bruant nel suo cabaret del 1893), grafiche promozionali e illustrazioni per giornali (come in La revue blanche del 1895), diventati emblema di un’epoca e tratti distintivi del grande artista e aristocratico visconte Henri de Toulouse-Lautrec.

Corredato dei testi di Stefano Zuffi e Simona Bartonena, il volume è suddiviso in dieci capitoli che documentano nel dettaglio l’ambiente e i soggetti preferiti della pittura di Toulouse- Lautrec: i protagonisti delle notti parigine (Aristide Bruant, Yvette Guilbert, Jane Avril); Locali, personaggi, situazioni; Cavalli e cavalieri; I disegni; La collaborazione con le riviste satiriche; Lavori editoriali: libri e musiche; “La revue blanche” e l’impegno intellettuale; Henri e le donne.

La mostra in corso a Torino permetterà di conoscere anche attraverso i manifesti il rapporto tra l’artista e le donne.

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